Il laser in questo campo è uno strumento insostituibile. Non solo come efficacia, la prima qualità ricercata dalle pazienti, ma perchè è in grado di minimizzare tutto. Velocità di esecuzione e di eliminazione del capillare, dolore: come la puntura di spillo (ma è molto soggettivo), ampie aree trattabili nella stessa seduta con tempi di recupero immediati (solo un lieve rossore) e dunque anche costi molto bassi. Non sono necessari esami nè precauzioni particolari perchè non è un intervento chirurgico. Non ci sono aghi nè niente di invasivo. Possono essere trattati sia i capillari degli arti (una donna su 5 ne soffre) che quelli del viso. Spesso si sente dire: - ma tanto ritornano o se ne aprono altri. Commenti del solito stupidario e che non hanno molta ragione di essere. Quelli trattati e chiusi non si riaprono perchè riassorbiti (naturalmente se lo strumento era quello giusto) e quelli nuovi che eventualmente spuntano sono quelli che sarebbero nati comunque. Altro commento tanto ricorrente quanto demenziale è - io preferisco "le sclerosanti". Purtroppo è del tutto fuori luogo preferire una o l'altra tecnica. Dire è meglio una tecnica o l'altra appartiene al solito stupidario. La terapia con sclerosanti è indicata per vasi di grosso calibro profondi, il laser per capillari fino a 2 mm di calibro e superficiali non incannulabili per scleroterapia pena rottura del vaso e discromie della pelle. Ma lo stupidario continua: " Vorrei venire a Settembre perchè fra un pò vado al mare". Come al solito le opinioni popolari sono il contrario della realtà. I capillari cominciano a essere trattabili quando la pelle è più chiara possibile. Dunque la programmazione è esattamente al contrario. Si può fare il trattamento e andare al mare ma non il contrario.
A differenza di altri laser vascolari (KTP per esempio 532 nm o il diodo) la lunghezza d'onda dello Yag, 1064 nm, non interferisce se non in misura minima con la melanina e sono scongiurate le famose macchie bianche residue al posto del vaso trattato. Il laser a impulso lungo vuol dire che la durata dell'impulso può essere tanto lungo che può (e deve) essere gestito, cioè distribuito e frazionato per raggiungere la massima efficacia. Nell'arco di circa 50-60 millesimi di secondo l'impulso viene frazionato in due impulsi distinti e separati da un tempo sufficiente a permettere la trasformazione dell'emoglobina del capillare in metaemoglobina, molto più recettiva dell'emoglobina e l'energia assorbita trasformata in calore che poi disgregherà definitivamente le cellule endoteliali e di conseguenza il capillare.
L'unico vero limite al trattamento laser è l'atteggiamento mentale di alcune pazienti, la paura della novità (in alcune aree geografiche è ancora una novità) e della parola laser. Basta provarlo una volta per ricredersi.
Questi video sono ben esemplificativi delle potenzialità di questo strumento. V.di anche http://www.bellebella.it/
Capillari delle gambe pre e post seduta di laser-terapia con Nd:Yag a impulso lungo eseguiti presso il nostro studio.
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