PARLIAMO DI ESTETICA, MA SENZA FRONZOLI
Togliere i fronzoli dall’estetica sembra un controsenso, ma non è così, anzi. Che cosa sono questi fronzoli? I luoghi comuni, le leggende metropolitane, i pregiudizi, le parole e le frasi abusate perché fanno presa, quelle che oggi vanno tanto di moda: prodotto naturale, rivitalizzare, trattamento personalizzato, soft, lo fa anche Madonna e via dicendo. Ci mancherebbe che un prodotto non fosse naturale, sarebbe come dire che un’acqua non stimola la diuresi, anche se questa affermazione è un cavallo di battaglia di tutte le acque minerali. Anche le droghe sono naturali, l’oppio cresce nei campi, il tabacco lo stesso, l’alcol. Insomma tutto viene dalla madre terra, dall’insalata all’automobile. Perché allora tutto questo? Il marketing! Se Madonna facesse veramente tutti i trattamenti che le vengono attribuiti non avrebbe più tempo per vivere.
E ancora, quante volte si sente parlare di “punturine”. Perché chiamarle così? Perché la psicologia è bizzarra. Il diminutivo sdrammatizza, presuppone una prestazione a basso costo che non fa male alla salute. La punturina è fine a se stessa, non è inserita in uno schema logico di trattamento a lungo termine che chissà dove porta e quanto costa, un mese si va da un medico (sempre che sia laureato, capita!) il mese dopo si può cambiare seguendo il consiglio dell’amica e via dicendo. Seguendo questo “stupidario” si crede di spendere poco (anche se spesso) e alla fine si è speso di più senza avere ottenuto niente.
Detto in modo brutale (ma spero efficace) la punturina che di solito contiene sostanze come vitamine e aminoacidi serve a poco per non dire nulla. Senza vitamine si vive poco e male, è vero. Con le vitamine che servono si vive bene, con più vitamine rispetto al fabbisogno si vive ugualmente bene, non meglio. Un eccesso fa decisamente male. Fortuna che il nostro organismo elimina da solo quello che non serve. Facciamo un esempio pratico. La vitamina A è spesso rappresentata in questi cocktail. Per funzionare deve passare dal fegato che la rende in forma attiva. Che senso ha iniettarla nella pelle? Tanto vale prenderla per bocca! E via dicendo. Altro campo "fertile" per lo stupidario sono le adiposità o cuscinetti. Molte che passano dal nostro studio per questo problema ammettono di andare o essere andate in palestra per risolverlo; naturalmente senza successo. La palestra, come dico sempre, fa bene al tono muscolare, all'umore e alla circolazione (se fatta bene), ma non fa perdere i cuscinetti. Può essere utile per prevenirli ma quando ci sono i rimedi sono ben altri. Soprattutto se come contorno alla palestra si usano cappuccino e brioches e alla sera pizza. Ma si sa, sono piaceri irrinunciabili. Quello delle palestre credo sia diventato un business al pari delle punture di vitamine.
L’estetica, medica e chirurgica, è una cosa seria, non un fai da te secondo le mode. Ma è un settore che tira e attira anche molti improvvisati che non sapendo bene che fare fanno le punturine, che tanto non fanno male, fidelizzano le pazienti/clienti che sono continuamente in studio e alimentano i consumi da parte di quelle donne che vorrebbero fare ma ……non sanno che fare o hanno paura. Soprattutto quelle che hanno paura sono le prede più facili. Si fanno facilmente irretire dai modi gentili e soft senza guardare alla professionalità. Anche per tutto quanto di negativo si sente dire, perché vedono quelle tutte gonfiate, anche in TV, che sono francamente ridicole ridicole, perché non saprebbero come giustificarsi col marito, i figli, i colleghi e tutto quello che la loro educazione (falsamente) perbenista le ha insegnato, anche se dentro covano la segreta aspirazione di farsi fare di tutto. E se per quanto sopra non possono allora denigrano e condannano quelle che invece si "fanno fare".
Se parliamo di estetica, quella vera, le cose sono molto, molto diverse, prima di tutto nell’approccio mentale di conseguenza nel resto.
Gli obiettivi tipici di un trattamento estetico sono molteplici. Un best seller è la pelle, come aspetto qualitativo, tono e struttura (di solito del volto).
Allora partiamo dalla pelle. Si comincia con le creme, più sono costose meglio è. Di solito le pazienti non mi dicono il tipo di crema che hanno usato ma solo la fascia di prezzo. Quando il problema diventa strutturale, con un rilassamento evidente, si pensa al lifting che verrà eseguito o meno dopo le opportune valutazioni personali. Si potrà avere anche una buona tensione dei tessuti dopo la chirurgia ma, se l’aspetto della pelle è sciupato, che senso ha? Una pelle con una tessitura grossolana tipo acciottolato, a volte con i segni dell’acne, pori dilatati, opaca però tesa forse è anche peggio perché denuncia oltre agli anni e lo stile di vita anche il trattamento fatto. Forse è più bello il contrario. Una buona programmazione dovrebbe prevedere di risolvere ambedue i problemi.
Quando individuate una donna che giudicate ridicola per i segni evidenti dei trattamenti e credete che questo sia la regola provate a pensare che questa potrebbe essere uno degli "esemplari" riusciti male (e forse quelli che vedete erano proprio i suoi desideri) e a quante non notate perché ben trattate. Potrebbero anche essere la maggioranza. V.di anche http://www.bellebelle.sitonline.it .
Conclusioni (ma potrei andare avanti a lungo), individuate esattamente il problema che volete risolvere, date indicazioni al medico/chirurgo sul risultato che vorreste ottenere (tralasciando il più possibile parole come naturale, soft e così via) senza farvi influenzare dai vostri condizionamenti più profondi e decidete insieme, serenamente, i pro e i contro. E buona fortuna che non guasta mai.
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