Il lifting è l'intervento più noto di tutta la chirurgia estetica, il più desiderato e mitizzato ma non il più richiesto. Ed è un peccato, perchè i risultati di un buon lifting chirurgico sono impareggiabili e i tempi di recupero rapidissimi. Il motivo di tanta disinformazione è presto detto. Presso il pubblico il lifting presuppone complessità chirurgica, invasività (come si usa dire oggi in modo stereotipato) un rischio inaccettabile, costi elevati e lunga esclusione dalla vita sociale dove si dovrà rendere conto del trattamento subito e dei giudizi moralistici dietro le spalle. Si pensa al lifting come a un qualcosa di conclusivo che però stravolgerà i lineamenti scrivendo in fronte "ho fatto un lifting". In realtà nulla (come al solito, purtroppo) è più falso e lontano dalla realtà. E i medici hanno la loro colpa. Soprattutto nel settore dell'estetica c'è chi non ha mai preso un ferro in mano (e sono tanti) ma magari si fa vedere in televisione, chi semplicemente non è informato, chi fa questo tipo di chirurgia e cerca di mitizzarlo per tenere alti i costi e renderli giustificati e chi fa l'intervento per far vedere quanto è bravo senza contestualizzarlo nella realtà della paziente. Chi ha fatto solo chirurgia estetica, una chirurgia minore e non può avere la necessaria esperienza imprescindibile da un sano entroterra di chirurgia in generale. Tutto questo allontana molte donne che si rivolgono ad altri tipi di terapie, le famose punturine, assolutamente inutili e certamente inefficaci a correggere i cedimenti del viso. E' una chirurgia di pochissimo impegno tecnico, che necessita solo di pochissime accortezze tecniche. Non starò qui a descrivere le varie tecniche, sarebbe fuori luogo. Dirò invece che quando una donna decide di sottoporsi a questa chirurgia non pensi di avere risolto tutti i suoi problemi. Avrà risolto quelli strutturali del viso ma le cause sono ancora lì. E' sempre da prevedere un successivo trattamento medico rivitalizzante (non le punturine, per carità) per restituire elasticità e lucentezza alla pelle e garantire lunga durata all'intervento appena subito.
Quando si fa il lifting? Ecco, questa è la domanda fondamentale dove c'è da discutere. In generale il lifting è un concetto che si può realizzare in molti modi diversi. Quando oltre a un cedimento evidente pizzicando la pelle si percepisce la mancanza di tono e elasticità c'è una indicazione oggettiva al lifting. Spesso queste pazienti sono "figlie" di palestre dove si diffondono diete miracolose ma devastanti per i tessuti. C'è tutta una gradazione da chi avrebbe semplicemente bisogno di volumizzare, volti svuotati e pelle sottile (lipofilling) o al contrario una liposuzione del viso e/o del collo. Oppure l'elesticità è ancora buona, il cedimento è iniziale ed è sufficiente uno skin tightening, letteralmente un "serraggio della pelle".
In foto una paziente con tono tessutale ancora buono ma con evidente cedimento. Un lifting chirurgico sarebbe stato indicato ma eccessivo. E' stata trattata con skin tightening. Il risultato in foto è a soli venti giorni di distanza, nulla, ma già tutta l'area mandibolare e il collo hanno migliorato il loro aspetto.
Se la cute fosse stata flaccida si sarebbe imposto un lifting chirurgico con successivo trattamento rivitalizzante secondo protocollo della scuola di Barcellona.
Oltretutto non c'è stravolgimento dei lineamenti e l'impressione generale è quella di un aspetto gradevole senza alcun segno cicatriziale che metta dei sospetti.
L'intramontabile bellezza di Jane Fonda nonostante un lifting malfatto. Qualsiasi sprovveduto lo capirebbe. Il trazionamento del tessuto è esagerato, la zona temporale è cadente e non è stata trattata, si intuisce la linea di duplicazione della fascia secondo una vecchia tecnica standard del viso-collo dovuta anche alla cute molto sottile (dieta troppo ferrea?), lo scollamento e trazionamento della cute è stato eccessivo. Si può fare di meglio senza far intuire nulla. Solita domanda del profano: ma non le saranno mancati i soldi per andare da uno bravo!, come quando in TV si vedono attrici con zigomi ridicoli e altre amenità. Bisogna vedere come fa un pubblico sprovveduto a giudicare in questo marketing selvaggio.
Ma anche in caso di chirurgia tradizionale ci sono tecniche che consentono una grandissima naturalezza di risultato anche se è perfettamente fuori luogo trattarne. Se però la situazione di partenza non è così disastrosa e se c'è una vistosa perdita di elasticità del tessuto molto meglio affidarsi a tecniche non invasive, lifting non chirurgico. Dunque non temete il lifting in quanto tale ma solo un cattivo risultato. L'importante è predeterminare bene il risultato che si cerca e di conseguenza la tecnica giusta. Come dico sempre, anche in estetica la medicina si fonda sempre su Diagnosi - Terapia.
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