martedì 1 luglio 2014

LIPOSUZIONE, CONSIDERAZIONI TECNICHE

Ogni anno in Italia si eseguono circa 43.000 liposuzioni ufficiali. Vuol dire che quelle reali sono almeno tre volte tante. Gli incidenti, estremamente rari, fanno sempre molto scalpore, per cui sembrano essere molti di più. In realtà è più facile avere un incidente domestico. Il sesso femminile, si sa, segue più l'emotività della ragione per cui la parola liposuzione continua a evocare   significati sinistri benchè ormai  ben distanti dalla realtà.   Liposuzione che oggi è solo un concetto - aspirare grasso -   più che una tecnica. La tecnica, per aspirare il grasso, si è evoluta assicurando qualità e costanza di risultato sempre meno operatore-dipendente con una sicurezza pressochè assoluta. L'unico vero problema sono i costi. La più a buon mercato (e tristemente famosa per i problemi che a volte dà o dava) perchè priva di costi vivi è quella classica, con cannule di acciaio di diametro variabile e cospicuo che frantumano e aspirano grumi di grasso. Si devono iniettare grandi quantità di acqua e anestetico per irrigidire il tessuto abbastanza da poter essere frantumato e poi aspirato. Grandi ecchimosi post operatorie e pelle flaccida che entro certi limiti subisce poi una retrazione spontanea o da sottoporre a lifting. In mani meno che molto esperte e allenate restano facilmente solchi e avvallamenti della pelle per la difficoltà oggettiva di poter valutare lo spessore del tessuto grasso asportato mascherato dai liquidi iniettati. E' ormai indicata prevalentemente per l'ambito addominale dove è prevista una addominoplastica e ogni altra regione dove segue una chirurgia. Ma la liposuzione oggi è una cosa ben diversa. La tecnologia è intervenuta negli aspetti più critici dell'intervento, riuscendo a eliminare la fase meccanica della triturazione.  Gli obiettivi erano l'eliminazione della   triturazione così da dover iniettare quantità ridotte di anestetico e ridurre il più possibile la necessità di un lifting di addome, interno coscia, collo ecc. Sono nate così cannule assistite da laser, ultrasuoni e radiofrequenza frazionata. Il laser, dopo averne fatto personalmente un uso intensivo, posso dire che è giustamente in via di pensionamento. Efficace lo è ma soffre di difficoltà di controllo della temperatura e scarsa capacità di tensionamento dei tessuti. Discorso simile per  la radiofrequenza frazionata. Pur essendo più maneggevole del laser ha le sue zone d'ombra. Non è scevra da rischi di sovratemperatura con possibilità di inestetismi cutanei cicatriziali, la zona trattata va comunque compressa per del tempo e ecchimosi diffuse sono comunque la regola. Sono sempre possibili aderenze cicatriziali perchè lo strumento può aggredire anche il sottocute superficiale. Il principale limite ad ambedue le tecniche è che serve comunque una cannula che aspira il grasso e ogni cannula produce solo dei tunnel nel suo lavoro di va e vieni nel tessuto, principale causa di irregolarità cutanea residua.  La radiofrequenza bipolare frazionata è una cosa   diversa. I risultati non sono istantanei ma si raggiungono per gradi nell'arco di settimane o alcuni mesi. Il vero limite dello strumento è il dolore. Come per il laser CO2, esistono potenze d'uso ambulatoriale ma con risultati modesti e potenze più alte per risultati "seri" per le quali serve almeno una sedazione profonda, fattibile solo con l'anestesista, dunque non in ambulatorio e con spese aggiuntive non indifferenti. La cute così trattata ha bisogno di alcune settimane per tornare presentabile.


Il video mostra solo una delle possibili applicazioni


TUTTO QUESTO DA ALCUNI MESI NON È PIU' IN USO, E' GIA' PREISTORIA. ADESSO PER LA LIPOSUZIONE USO SOLO QUESTO

http://vierucci.blogspot.it/2017/04/cav-cell-liposuzione-non-chirurgica-o.html

CHE SUPERA TUTTE LE PROBLEMATICHE NEGATIVE PRIMA ESPRESSE.

1 commento:

  1. Quindi mi sembra di capire che è più indicato del laser anche per collo e mandibola?

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Viareggio, Lucca, Italy
Medicina e Chirurgia Estetica. Chirurgia testa-Collo, plastica, ricostruttiva, estetica, maxillo-facciale

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