mercoledì 23 novembre 2011

COME SI LEGGE QUESTO BLOG

Si deve leggere in modo tranquillo, disincantato, semplicemente sereno cercando, anche se è dura,  di mettere da parte i pregiudizi che in questo campo la fanno (purtroppo) da padrone. Solo giudizi (inevitabili) ma dopo. La mia ambizione è difficilissima. Vorrei instaurare un rapporto amichevole e di fiducia con il pubblico, mettendomi dalla parte della paziente raccontando le cose come sono in realtà e facendo vedere quello che c'è dietro il sipario. Per questo mi sono imposto di mantenere un tono colloquiale,  terra, terra,  proprio per andare incontro ai problemi di comunicazione di tutti i giorni  con le pazienti tipo che si presentano in studio per la prima volta.  A parte una percentuale di pragmatiche già informate nel modo giusto,  aperte e disinvolte come si usa nei paesi più evoluti, o quelle ormai "acclimatate" allo studio  e affezionate da lunga data, il problema è rappresentato dagli  "esemplari" di indole ansiosa (l'ansia sembra la vera malattia del secolo e il pragmatismo non è femminile) e insicure.   Il solo fatto di chiedere prestazioni estetiche le fa sentire un pochino in colpa. Quando si presentano per la prima volta,  hanno sentito parlare di qualcosa,  vorrebbe fare qualcosa ma hanno paura. Non una paura "su base tecnica", a ragion veduta, che anzi, facilita la comunicazione.  Paura allo stato puro, a "prescindere" che blocca sul nascere ogni possibilità di apprendimento verso ogni spiegazione. Il blocco delle comunicazioni si legge negli occhi. Inutile a qualcuno in stato  confusionale andare a spiegare il perchè e per come di una cosa. Si aumenta solo la confusione. Paura  delle conseguenze di quello che  vorrebbero fare e alla fine anche di essere raggirate.  Paure di ogni tipo che le portano a minimizzare il desiderio di risultato pur di non gettarsi anima e corpo in qualcosa che fa paura. Ammetto di essere andato a leggere qualche volta  discussioni su forum femminili dove si parla di estetica. Ne sono rimasto attratto come si può essere attratti da qualcosa di particolarmente brutto (non si è attratti solo dal bello). Discorsi e considerazioni per me,  maschio e tecnico del mestiere, raccapriccianti, che non stanno nè in cielo nè in terra, di un altro pianeta più lontano di Venere.  Soprattutto le donne cominciano  a dar corpo ai peggiori timori assumendoli come la certezza di quello che succederà, soppesando elementi di nessunissima rilevanza, utilità e praticità. Però è questa la realtà. Perchè "...con tutto quello che si sente dire...ma sarà pericoloso...io poi sono sfortunata...ma funziona davvero?..." E a giudicare da certi disastri che circolano per strada... non hanno poi tutti i torti. Perchè diciamolo, l'ambiente della medicina estetica raccoglie in un unico recipiente anche esemplari di medici (quando lo sono davvero) incapaci che si danno all'estetica perchè attratti da mito dei facili guadagni e perchè non saprebbero che altro fare. Incapaci anche di tenere in mano non dico un bisturi ma anche solo una siringa, senza esperienza o con esperienza solo scolastica. Poi, almeno il 70% delle macchinette in circolazione sono assolutamente inutili ed è chiaro che chi ha comprato ingenuamente la macchinetta inutile deve vendere prestazioni anche se inutili. Fanno affidamento su personaggi squallidi che prendono tangenti per procacciare pazienti e andando ad alimentare tutto quanto di brutto si dice (a ragione) di questo ambiente. A ben poco servono le nozioni acquisite con i corsi o i master se alle spalle manca almeno il buon senso o una sana preparazione acquisita sul campo della professione pratica. Dunque inutile presentare tecniche e soluzioni in modo soft e patinato come si usa sulle riviste femminili dove spesso i giornalisti dovrebbero essere denunciati per tentata circonvenzione di incapace. Si ha a che fare con un pubblico che prima di tutto non si fida di se stesso e ha paura della scottatura da parte di quella categoria di medici detta prima e continuamente ha bisogno del supporto dell'amica che ha già fatto l'esperienza     (come se fosse utile a qualcosa) per cui prova a chiedere la stessa prestazione anche se può non essere adatta a lei. Ancora, il trattamento ideale deve essere indolore, da risultato immediato, di durata pressochè illimitata, che non si veda quello che hanno fatto nemmeno la sera a cena, che costi pochissimo eccetera, eccetera. Questo è il motivo fondamentale del successo delle punturine di vitamine, sulla cui inutilità nessuno ha dei dubbi. Però non fanno male, costano poco ( a volte non pochissimo), non si vede (e questo è certo) e soprattutto si tacita la coscienza sull'impegno a curare il proprio aspetto. Insomma, sulla base di queste considerazioni ho cercato di elencare alcune delle prestazioni più in voga, soprattutto quelle che offro nel mio studio, in modo prima di tutto realistico e soprattutto comprensibile, ben sapendo che quando si va contro certi convincimenti radicati nella pubblica opinione si rischia il black out cognitivo. Vale a dire che chi legge (sempre che non guardi solo le figure) spegne facilmente il cervello pur di non dover ristrutturare la propria (dis)informazione faticosamente acquisita.
Dunque, se siete riuscite ad arrivare in fondo a questo sfogo, cercate (magari nei prossimi giorni, con calma) di leggere anche il resto come se ne parlaste con la vostra amica ben informata mentre prendete un thè.

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Viareggio, Lucca, Italy
Medicina e Chirurgia Estetica. Chirurgia testa-Collo, plastica, ricostruttiva, estetica, maxillo-facciale

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